Rimini | Inchiesta Aeradria, nuovi interrogatori per il pm Gualdi
Dopo la richiesta di proroga di sei mesi per il temine delle indagini sul fallimento di Aeradria, la società di gestione dell’aeroporto di Rimini, la procura si appresta a dare il via a una nuova serie di interrogatori da qui a giugno. In attesa anche del prossimo 28 febbraio, quando la Corte d’appello di Bologna dovrà pronunciarsi sul ricorso presentato dall’ex cda contro la decisione del fallimento presa dai giudici del tribunale di Rimini.
Nel mirino del pubblico ministero Gemma Gualdi questa volta ci sarebbero i membri del cda di Riviera di Rimini promotions, chiamati a sfilarle davanti a partire già da domani. L’ipotesi di reato su cui la procura e le fiamme gialle stanno indagando sono quelle di bancarotta fraudolenta e ricorso abusivo al credito.
La società di gestione dello scalo di Miramare è stata dichiarata fallita dal tribunale, lo ricordiamo, lo scorso 26 novembre così come RdR e Air (Airport infrastrutture Rimini, per il 51 per cento di proprietà di Aeradria), due società ad essa collegate e fallite qualche tempo prima. Per quanto riguarda Rdr, sono attualmente iscritti nel registro degli indagati, con l'accusa di bancarotta, l'amministratore delegato della società, Massimo Vannucci, anche vicepresidente di Aeradria, e il presidente Eliana Baldelli. Da chiarire sarà la circostanza della vendita del marchio RiminiGo (portale web per la vendita di pacchetti di soggiorno) da Rdr ad Air per un importo di 1,9 milioni che sarebbe avvenuta, secondo gli inquirenti, allo scopo di sanare i debiti di Rdr.